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PROGETTO "COCAINA"

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PREMESSA

 

Oggi, in Italia, l’uso di cocaina è in costante e preoccupante aumento e, a differenza del passato quando questa sostanza era di difficile reperimento per l’alto prezzo di vendita, oggi ha sostituito l’eroina quale “droga di massa”.

Le ricerche svolte negli ultimi anni confermano questi dati preoccupanti segnalando, peraltro, significative modificazioni sia dal punto di vista dell’età degli assuntori che dal punto di vista dell’integrazione sociale degli stessi. Sempre di più si assiste al fenomeno di giovani e giovanissimi assuntori di questa sostanza e spesso la maggior parte di questi è socialmente inserita. Si tratta di studenti, dirigenti, impiegati, liberi professionisti, commercianti ed altri ancora.
Tra i consumatori primari di cocaina in cura in regime ambulatoriale prevalgono i soggetti che assumono la droga sniffandola, seguiti da coloro che la fumano, mentre sono relativamente più rari (meno del 10%) i soggetti che dichiarano un’assunzione per via parenterale.

Tra i soggetti che si sottopongono a una terapia per la prima volta il consumo per via parenterale è ancora più basso (5%). Circa il 16% dei pazienti consumatori di cocaina riferisce di usare questa sostanza in combinazione con oppiacei e, in alcuni paesi, molti tra i pazienti in cura per problemi di oppiacei fanno un uso, perlomeno occasionale, anche di cocaina

Si comprende, quindi, che i servizi terapeutici devono probabilmente offrire una soluzione a due tipi di popolazioni che,  per semplificare, possono essere così classificati: in primo luogo, i consumatori di cocaina socialmente più integrati, senza escludere il consumo di sostanze alcoliche; in secondo luogo, i consumatori di cocaina che possono avere problemi di dipendenza da altre sostanze, risultando più emarginati e problematici.

È probabile che i bisogni di questi due gruppi di consumatori siano diversi e che pertanto richiedano approcci diversi da parte dei servizi assistenziali.

Al momento il trattamento maggiormente riferito in Europa per la cura della dipendenza da cocaina è quello somministrato a livello ambulatoriale, rivolto in molti casi alle esigenze dei consumatori di oppiacei. È discutibile che questi servizi possano risultare attraenti agli occhi dei consumatori di cocaina relativamente ben integrati, che hanno cominciato a fare uso di questa sostanza in ambienti ricreativi. Non è improbabile, inoltre, che parte di questi consumatori si rivolga a operatori sanitari generici, come medici generici o consulenti non specializzati, oppure – se può permetterselo – a cliniche private specializzate.

 

FINALITÀ

 

L’obiettivo principale diventa quello di facilitare la conoscenza di sé attraverso il riconoscimento e l’espressione della propria sfera emotiva, dando maggior spazio alla riflessione partendo dall’agito. Durante il percorso verranno presentate opzioni alternative allo stile di vita condotto, al fine di favorire una scelta differente e una reale comprensione della possibilità di astenersi dall’uso della sostanza. I punti centrali sono quindi la persona e l’importanza di acquisire una maggiore conoscenza di se stessa; si richiede solo di non presentarsi sotto effetto di sostanza agli incontri sia individuali che di gruppo.

 

DESTINATARI

 

Si parte dal presupposto che il nuovo tipo di consumatore è giovane, spesso indipendente, con una situazione lavorativa consolidata, spesso un professionista.
Mentre in un primo momento la cocaina si differenziava dalle altre sostanze per essere oltremodo costosa e per dar vita ad un nuovo stile di consumo da parte di persone dinamiche, di successo e con una vita sociale all’apparenza entusiasmante quasi si trattasse di un amuleto del potere, oggi assistiamo ad un peggioramento della situazione. Usare cocaina diventa, a volte, il premio che ci si concede dopo una settimana di lavoro, o un rifornimento di energie necessarie a vivere una vita dai ritmi estremamente elevati.

L’età, il sesso e l’occupazione dei soggetti possono variare. Non necessariamente devono essere in carico a un servizio. Non si richiede l’astensione dall’uso di cocaina se non in occasione degli incontri programmati.

Non si esclude  l’eventuale presa in carico dei familiari, qualora ne emergesse la richiesta da parte del cliente.

 

METODOLOGIA

 

Il percorso viene suddiviso in moduli temporali con obiettivi specifici e mirati.

Nel primo modulo, della durata di un mese (eventualmente prolungabile su valutazione/richiesta) è prevista una serie di colloqui individuali con lo psicoterapeuta a cadenza settimanale, finalizzati alla conoscenza, alla raccolta dei dati anamnestici e alla costruzione di un’alleanza terapeutica. Al termine di questo periodo verrà valutato con il cliente l’inserimento all’interno dei gruppi o il proseguimento con una terapia individuale.

Il secondo modulo, della durata di due mesi, ha inizio con l’inserimento del cliente all’interno di un gruppo di nuova formazione. In tutto il periodo si procederà principalmente a un lavoro razionale incentrato sulla conoscenza, sulla relazione e sulla comunicazione, attraverso seminari, lavori di gruppo strutturato e momenti di condivisione.

Il terzo modulo, anch’esso della durata di due mesi, prevalentemente razionale e centrato sull’attività di gruppo, riguarda un lavoro propedeutico alla fase finale relativo alla sfera emotiva. Si partirà con una presentazione teorica delle emozioni, procedendo poi con un lavoro più specifico di riconoscimento e di espressione delle medesime.

 Il quarto e ultimo modulo, anch’esso della durata di due mesi, ha come obiettivo il lavoro sull’espressione dei sentimenti attraverso gruppi mirati. Si presuppone un’alleanza terapeutica ormai così consolidata da richiedere la sperimentazione dell’astinenza da cocaina. Considerata la difficoltà legata alla richiesta, oltre ai gruppi sono previsti colloqui individuali psicoterapeutici.

In quest’ultimo periodo verranno proposte attività esterne in grado di far sperimentare, a livello emotivo, un’alternativa all’uso della sostanza. Tali attività saranno per lo più ad elevato contenuto “adrenalinico”, quelle che fanno provare un’euforia che viene descritta con espressioni quali “stare nell’occhio del ciclone” o “sentire i brividi e la pelle d’oca” o ancora “sentire la scossa dell’adrenalina”. 

 

COSTI

 

Colloqui individuali: 65 € a seduta.
Gruppo: 45 € a partecipante.